Eventi

FOCUS ON ART AND SCIENCE IN THE PERFORMING ARTS





















PROGRAMMA

15 Aprile 2011 ore 17.30

Facoltà di Architettura piazza Federico di Svevia - Siracusa
Come la logica del tempo e dello spazio così come la percezione del performer e il movimento del
corpo possono essere ridefinite.
Saranno presenti alcuni dei co-organizzatori del progetto Focus http://www.focus-art-science.eu/


15 Aprile 2011 ore 21 DANZA

Teatro V.E. di Noto ingresso gratuito. E' consigliata la prenotazione
Alice's room
coreografia di Giovanna Velardi
interpreti Alice Zanoni, Giovanna Velardi

Prendendo spunto da “Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il
“potere” che si manifesta nell'oggi, incarnato da una regina, simbolo della borgesia desautorata ed
una genuinità che è l'aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire
dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso,
attraverso l'ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io,
risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale.
La suddivisione di uno spazio tramite una rete metallica, la stanza di Alice, lo spazio della regina, in
avant scene, che da il comando, due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull'altro, la
sottomissione, la sfera identitaria, i tanti pensieri di Alice, rappresentati da tanti Alice (danzatori
uomini e donne vestiti come lei), Un attore bruco, il saggio, colui che svela i codici, che anticipa
l'accaduto, senza troppo svelare. Un contrasto tra potere e potenza, una scena polarizzata da due
simboli, norma e pratica di una relazione che è un possibile approccio con il mondo.
Trasmigrazioni
coreografia di Alessandra Luberti
musiche dal vivo ed elaborazione del suono e del video in tempo reale Domenico Scjaino
danzatori: Giulia Barberi, Daniela Donato, Carlomauro Maggiore, Federica Marullo, Ilaria
Palermo, Emanuelle Ponthieu
produzione Compagnia Esse p.a. Palermo, Asmed-Balletto di Sardegna, Cagliari, con il sostegno
di Officine Ouragan, Palermo
Trasmigrazioni è un’esperienza coreografica in divenire, in contaminazione con la composizione
istantanea di musica elettronica dal vivo, immagini video e fotografiche, il testo. Lo scopo è la
creazione di un “campo” vibrazionale nello spazio, frutto dell’interazione di stati corporei, suono,
immagine e parola. Le qualità sfuggenti di questi stati fisici si esprimono in termini dinamici, cinetici
come il fluttuare, lo svanire, il trascorrere, il crescere e il decrescere, attivando stati emotivi sottili. Il
lavoro prende corpo attraverso un’ esperienza che dalla percezione sensoriale, nel tentativo di
superarla, dà spazio al sospetto dell’invisibile, del soprasensibile, come matrice del mondo reale.
Secondo l’antroposofia e le scienze spirituali in genere, le entità spirituali dirigono la corrente del
tempo e permettono alle anime di immergersi nello spazio attraverso l’esistenza fisica. Ciò che poi vive nel sentimento e nella volontà degli uomini durante l’esistenza e che vive nel profondo senza
manifestarsi coscientemente, appare all’anima in maniera concreta in quello spazio di esistenza fra la
morte e la nuova nascita. In questo tempo si sviluppando immagini della passata esistenza terrena,
affinché le disposizioni non ancora sviluppate in quel tempo, ma già esistenti nell’interiorità, possano
concretizzarsi nella futura vita sulla terra, queste immagini proiettate nel tempo e nello spazio
permettono all’anima di essere nuovamente attratta magneticamente dall’esistenza spaziale e la
riconducono nel mondo fisico.
Questa è appunto l’esperienza della trasmigrazione delle anime.

16 Aprile 2011 ore 12

Scenario Pubblico via Teatro Massimo, 16 - Catania
Forum "La mobilità e la produzione degli artisti in europa" confronto e discussione
Sono invitati tutti gli operatori della danza, compagnie ed artisti siciliani
Saranno presenti alcuni dei co-organizzatori del progetto Focus http://www.focus-art-science.eu/

16 Aprile 2011 ore 21 DANZA

Scenario Pubblico, via Teatro Massimo 16
PRE-TESTO 1 SPETTATORE CON NAUFRAGIO
prima tappa di Odisseo, dal progetto re-mapping sicily

liberamente ispirato al saggio “Naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg
coreografia e regia Roberto Zappalà
musiche (eseguite dal vivo) J.S.Bach (preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato), C.Gounod
drammaturgia Nello Calabrò e Roberto Zappalà
danzatori Adriano Coletta, Antoine Roux-Briffaud
al pianoforte Luca Ballerini
voce Marianna Cappellani
scene e luci Roberto Zappalà
costumi Debora Privitera
responsabile allestimenti Sammy Torrisi
produzione e tour manager Maria Inguscio
una coproduzione compagnia zappalà danza – Scenario Pubblico performing arts
in collaborazione con Teatro Stabile di Catania, ArtEZ Arnhem (NL), uva grapes Catania
contemporary dance festival, AME Associazione Musicale Etnea
Pre-testo 1: naufragio con spettatore è la prima tappa di ODISSEO, un lavoro sullʼemigrazione/
immigrazione e sul rapporto che noi bianchi/occidentali abbiamo nei confronti del popolo migrante.
Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano entrambi
nella stessa mappa: il mediterraneo. Mediterraneo che vede la Sicilia al suo centro, come sempre la
Sicilia è stata tra la massime produttrici di “materiale umano da esportazione” tra ʻ800 e ʻ900.
Odisseo ha debuttato per il Teatro Stabile di Catania nel mese di gennaio 2011 ed è stato sviluppato
dal coreografo in diverse tappe “pre-testi”. La prima tappa “pre-testo 1: naufragio con spettatore”,
ha debuttato nellʼambito dellʼuva grapes Catania contemporary network il 31 agosto 2010.
Partendo dallʼidea del naufragio si è approdati a concetti quali viaggio, fame/sete, morte/salvezza,
assenza di spazio, oltre a riferimenti a Ulisse in quanto naufrago e unico sopravvissuto nellʼisola di
Alcinoo (e poi anche nel definitivo naufragio secondo la concezione dantesca), e non si è potuto non
trattare la cronaca con i continui attraversamenti dei migranti e i conseguenti e tragici naufragi; da
quello di Porto Palo (il più grande naufragio della storia del mediterraneo dopo la seconda guerra
mondiale) a quello del marzo 2009, con tre imbarcazioni con più di 350 migranti affondati al largo
della Libia.